miércoles, 26 de septiembre de 2012
"Saranno Famosi". 2ª puntata: Andrea Mitchell D'Arrigo (nuoto)
Andrea Mitchell D'Arrigo, nato il 28/04/1995 a Roma (17 anni), tesserato in Italia per l`Aurelia Nuoto del presidente De Pascale, e che ha come coach nel Bel Paese a Riccardo Pontani, è uno dei principali talenti del nuoto in corsia. La sua specialità lo stile libero.
Non tutti sanno, però, che la prima passione di Andrea non è stato il nuoto, ma la scherma. Da piccolo, infatti, era refrattario all'acqua ed i suoi genitori l`hanno iscritto ad un corso di nuoto all'età 3 anni per fargli acquisire un minimo di acquaticità ed imparare a nuotare. Come dicevamo, ha iniziato a fare attività sportiva a 6 anni con la scherma, forse influenzato dalla scelta di suo fratello Giuliano, ottimo nuotatore anche lui ma con la passione della sciabola. Con questa disciplina ha iniziato a conoscere i valori dello sport, della competizione e del rispetto dell’avversario. Infatti, la scherma come il nuoto, è uno sport individualistico dove l'agilità e la potenza atletica si devono conciliare con la strategia e la velocità. Le prime gare le ha effettuate con il Club Scherma Ariccia, uno dei centri più blasonati d'Italia, vincendo addirittura i campionati regionali del Lazio a 8 anni.
Poco dopo inizia l`avventura con il nuoto. Forse la decisione più giusta, visti i risultati dopo un lustro. Attualmente Andrea detiene i record italiani dei 200/400 s.l. categoria ragazzi, con 1'50"23 e 3'52"69 rispettivamente (entrambi del 2011).
La stagione 2011/2012 è stata decisamente travagliata per l`azzurro: prima è stato condizionato dalla vicenda del cambio di società che gli ha impedito di iniziare gli allenamenti fino a novembre inoltrato; poi la mononucleosi contratta poco prima del Trofeo Settecolli. Nonostante tutte le avversità, il responsabile tecnico della nazionale giovanile Walter Bolognani lo convince a partecipare ai Campionati Europei Junior di Anversa. Bolognani, a cui Andrea è specialmente legato per il supporto ricevuto durante la stagione, lo fa gareggiare nei 200, 400 e staffetta 4x200 s.l. E Andrea lo ripagherà con la splendida medaglia d`oro nella staffetta (condita dal nuovo record europeo), assieme a Gabriele Detti, Damiano Corapi e Riccardo Maestri. Meno bene nelle gare individuali (causa i ritardi di allenamento), con un quarto posto nei 200 s.l., e un settimo nei 400 s.l. Ma, in entrambi i casi, è stato il primo degli atleti nati nel 1995.
Dopo gli Europei, dove chiude anticipatamente l`annata agonistica, arriva la decisione drastica del ragazzo: grazie alla sua doppia cittadinanza italiana e statunitense, Andrea comunica che si trasferirà a Gainsville, in Florida, per allenarsi con i Gators di Gregg Troy. Andrea decide di aggregarsi a un gruppo di 28 atleti internazionali, allenato dal tecnico che guida (udite udite) un campione del calibro di Ryan Lochte. Infatti, grazie al doppio passaporto, D`Arrigo ha la possibilità di fare l'ultimo anno del liceo nei Gators, e allo stesso tempo prepararsi per il prossimo quadriennio, con la vista verso Rio2016.
Secondo me, è la migliore decisione che il nostro talento potesse prendere. Lontano dalle dispute dei club nostrani, Andrea avrà la tranquillità che ha bisogno (e merita) per preparare i prossimi grandi appuntamenti internazionali.
Signori, stiamo forse parlando, in prospettiva, del più grande mezzofondista dello stile libero azzurro, dopo i vari Lamberti, Rosolino e Brembilla. Del nostro Yannick Agnel. Dunque, siamo sicuri che l`esperienza americana farà diventare ancora più forte al nostro atleta, patrimonio del nostro movimento sportivo. Per Rio2016 avrà 21 anni, l`età giusta per esplodere in questa disciplina. Il prossimo quadriennio sarà decisivo per il ragazzo in ambito agonistico, pertanto la sua gestione diventerà, a questo punto, delicatissima e importantissima.
Cari amici, alla prossima puntata!
lunes, 24 de septiembre de 2012
"I Top e Flop della Settimana": duathlon, ciclismo rosa, Baldi e Scarantino superstar!
1.-Duathlon: grandissimo week-end per gli azzurri in Francia ai Mondiali di Duathlon di Nancy. Siamo campioni mondiali nella staffetta mista (2uomini/2donne) sia con gli Elite che con gli Junior! Gli autori di questi magnifici 2 ori iridati sono: Anna Maria Mazzetti, Massimo De Ponti, Daniela Chmet e Daniel Hofer tra gli elite; Angelica Olmo, Rudolph Von Berg, Lisa Schanung e Matthias Steinwandter nella gara juniores. Con la ciliegina sulla torta del gran secondo posto di Matthias Steinwandter (foto-copertina) nella gara junior maschile, a soli 2 secondi dal britannico Horton, medaglia d`oro. Continua dunque la crescita e il consolidamento di questo magnifico sport. Ora lo sguardo si sposta verso i Mondiali di Triathlon ad Auckland di metà ottobre, dove anche lì possiamo ben figurare. Ma le notizie in questa disciplina per il Bel Paese non finiscono qui: nell’Ironman 70.3 disputato a Cozumel (prima edizione), il nostro "lunghista" Daniel Fontana è salito sul secondo gradino del podio nella prova vinta dal tedesco Andi Boecherer. Bella performance per l`azzurro, soprattutto nella frazione podistica chiusa con il tempo più veloce.
2.-Ciclismo: conclusi i Mondiali su strada di Valkenburg con due bronzi per i nostri colori. Nella gara elite femminile, impressionante performance delle 2 giovani Elisa Longo Borghini (20 anni) e Rossella Ratto (18), rispettivamente bronzo e sesta in classifica, che si sono inchinate solo alla "padrona di casa" Marianne "cannibale" Vos. Elisa è stata l`unica a rispondere all`attacco della Vos sul penultimo Cauberg, mentre Rossella è stata sempre dentro la fuga principale. Possiamo dormire sonni tranquilli: dietro a Bronzini, Guderzo e Cantele, abbiamo queste due meravigliose Under21 che potranno scrivere pagine gloriose del nostro ciclismo rosa, assieme a Scandolara, Cecchini e Berlato. Bene anche le juniores con il bronzo della Stricker, mentre tra i maschi salviamo unicamente il "quasi-podio" di Federico Zurlo (4º) tra gli junior. Sia gli Under23 sia gli elite sono tutti bocciati, includendo i loro C.T. Amadori e Bettini. Dagli elite ci si aspettava una gara arrembante, ma sono stati generosi e nulla più. Giusta la strategia di puntare alla fine tutto su Nibali? visto il risultato, forse era meglio provare con le "sparate" di Moreno Moser, ma ormai è troppo tardi. Ci sarà molto da crescere ed imparare dal Belgio, l`Australia e la Gran Bretagna. Secondo me, Mario Cipollini deve essere il prossimo C.T. degli azzurri. Nelle gare del "tic-tac", la situazione è ancora più desolante, serve un cambio di mentalità urgente.
3.-Tennis: sfortunato week-end per il nostro tennis, con due finali perse da Andreas Seppi e Fabio Fognini, rispettivamente a Metz e San Pietroburgo. Ma era dal 1980 che non giocavamo 2 finali maschili ATP lo stesso giorno, dunque un applauso ai nostri ragazzi. Se il presente è assicurato, il futuro lo è ancora di più: da evidenziare lo straordinario trionfo di Filippo Baldi (senza neanche cedere un set!) nel prestigioso Torneo Smash Academy (Grado 2) in Egitto. Con questo trionfo, il 16enne fa un balzo di 34 posti nel ranking ITF Junior, e ora diventa il numero 73 del mondo, in un ranking che comprende ragazzi fino ai 18 anni. Sembrerebbe che il fatto di non essere così pubblicizzato -e sotto i riflettori- come il suo coetaneo Quinzi, sia piuttosto un fattore positivo per la crescita esponenziale di questo ragazzo. Quinzi che, tra l`altro, è arrivato al posto 857 del ranking ATP con i bei risultati di queste settimane nei Futures messicani. Ora, per i nostri due fenomeni, ci sarà l`impegno di Coppa Davis Junior a Barcellona, dove saremo seconde teste di serie.
4.-Pesistica: dopo aver conquistato appena due settimane fa il titolo Europeo in Romania, Mirco Scarantino ha firmato l'ennesima impresa della sua ancor breve ma già luminosa carriera. E diventato il primo azzurrino a salire sul podio dei Campionati Mondiali Under 17, giunti alla quarta edizione e disputati in Slovacchia. Mirco ha conquistato ben tre argenti (strappo, slancio e totale), alle spalle dell'inarrivabile cinese Jiang. Ottimo il suo ingresso in gara nello strappo dove ha sollevato 100 kg in prima prova e 104 kg in seconda, ipotecando la medaglia d'argento. Bene anche nello slancio, dove ha chiuso con 128 kg, per un totale di 232 Kg. (nuovo record italiano di categoria). Sesto posto, invece, nel totale con 123 kg per la 15enne Alessandra Pagliaro nei 44 kg. Con la ciliegina del nuovo record italiano Under 17 di strappo, con 58 Kg. Saranno loro due le nostre stelle del futuro.
5.-Canoa: concluso il mondiale di canoa maratona a Roma (sul Tevere), con due argenti per la comitiva azzurra. Stefania Cicali è stata la protagonista per il Bel Paese, con l`argento nel K1 e nel K2 senior assieme alla compagna Anna Alberti. Emozionante quest`ultima gara, con le azzurre che rimangono appaiate fino alla fine alle ungheresi Renata Csay e Ramona Farkasdi in una gara mai scontata e ricca di colpi di scena. Le magiare vincono in 1:54.41 con le nostre staccate di appena nove secondi. La toscana sembra sempre di più avviata a specializzarsi nella maratona, lasciando da parte il settore velocità. Non una buona notizia in chiave Cinque Cerchi, visti i pochi talenti che si vedono in giro attualmente. Purtroppo, la maratona non sarà mai inserita nel programma olimpico, vista ormai la propensione del CIO di rendere le discipline sempre più Tv-dipendenti.
Infine, voglio evidenziare la vittoria di Davide Valsecchi nel campionato mondiale GP2 Series. La vittoria del nostro pilota, assieme ai titoli iridati 2012 del cross con Chiara Fontanesi (WMX) e con Tony Cairoli (MX1), e del "quasi-titolo" di Max Biaggi nelle Superbikes, dimostrano che la stagione azzurra nei motori è stata tutt`altro che negativa. Speriamo adesso che al bravo Davide gli sia offerto un contratto per il 2013, nella categoria maggiore della F1. Lo merita davvero
Cari amici, alla prossima settimana!
jueves, 13 de septiembre de 2012
"Saranno Famosi". 1ª puntata: Dalma Caneva (lotta)
Cari amici, incominciamo questa nuova avventura. Una nuova rubrica, che parlerà dei più grandi talenti dello sport italiano Under21 (olimpico e non), e le loro possibilità negli anni a venire. Insomma, il ricambio generazionale del Bel Paese, in ottica Olimpiadi del 2016 e 2020. Partiremo dalla lottatrice Dalma Caneva. Buona lettura!
Dalma Caneva [Lotta] Nata a Genova il 6 maggio 1994, appartiene a una famiglia di lottatori: il padre Lucio è consigliere nazionale FIJLKAM, la madre Edit Dosza arbitro internazionale ed il fratello Aron, come lei, atleta. Si auto-descrive come una ragazza semplice, obiettiva e grintosa, che pensa molto al suo futuro. Come tutte le ragazze, le piace stare con amici e divertirsi, e va matta per la musica.
Nel 2011 si laurea campionessa europea a Varsavia nella categoria Cadetti (kg -72). In Ungheria, ai Mondiali, centra il quinto posto e, nel 2012 a Helsinki, partecipa alle qualificazioni olimpiche per Londra, dove si arrende soltanto alla ungherese Kitti Godo.
Assieme ad Assunta Persico (48 Kg, medaglia di bronzo ai mondiali juniores 2011), la ligure è sicuramente la più grande speranza del futuro in questa disciplina. Passata questa stagione alla categoria juniores, la 18enne ha già assaggiato, come detto sopra, cosa vuol dire combattere con atlete seniores, dunque fisicamente più mature di lei. Come lei stessa indica, ancora le manca un pò di forza fisica nelle gambe e braccia, ma anche questa arriverà. In questo senso, sarà importantissimo l'apporto del bravo allenatore cubano Juan Carlos Rodriguez, in odore di diventare C.T. della nazionale maggiore. La tecnica che curerà di più in questi mesi a venire, assieme al suo allenatore, saranno gli attacchi con entrata alle gambe che nella sua categoria di peso (-72 Kg) non viene molto usata. Dunque, potrebbe rappresentare l`arma in più della genovese.
Secondo me, Dalma può davvero emulare le gesta passate di Francine de Paola o Sabrina Esposito, ma addirittura arrivare più lontano di loro: essere la prima donna azzurra medagliata a Cinque Cerchi della storia, nella sua disciplina.
Cari amici, alla prossima puntata!
lunes, 10 de septiembre de 2012
"I Top e Flop della Settimana": Errani/Vinci e Tony Cairoli, orgoglio d`Italia!
1.-Motocross: vince alla sua maniera, come sanno fare solo i fuoriclasse. Antonio Cairoli è nuovamente campione del mondo della classe MX1. Il siciliano conquista il suo sesto titolo mondiale (quarto consecutivo), vincendo entrambe le manches del G.P. d`Europa, disputato a Faenza. Emozionante vederlo trionfare proprio davanti al pubblico italiano, che lo ha fatto emozionare con i suoi incitamenti. Al 25enne bastava arrivare davanti al belga Desalle nella prima manche, per assicurarsi aritmeticamente il titolo (manca ancora un G.P alla conclusione). Ma, come detto, non si è accontentato e lo ha fatto alla sua maniera, vincendo gara1 e gara2. Ora il belga Everts (10 titoli iridati) è più vicino nella classifica dei pluti-titolati, e vista la giovane età, potrebbe anche sorpassarlo e rimanere per molti lustri nella storia di questa disciplina. Abbiamo un cannibale dello sport mondiale -assieme a Zoeggeler, Vezzali, Rossi-, ma purtroppo i media italiani non danno il giusto risalto a queste imprese del siculo. Sicuramente, anche se non sarà l`atleta dell`anno 2012 visto che è anno olimpico, Tony salirà sul mio Top Ten azzurro di fine anno. Grazie di tutto, fuoriclasse!
2.-Tennis: non abbiamo più parole per descrivere il doppio Errani/Vinci. Le due azzurre sono le campionesse degli US Open di doppio, grazie alla vittoria sulle ceche Lucie Hradecka e Andrea Hlavackova, per 64 62. Non accontentarsi è la caratteristica delle campionesse: a New York, Sara e Roberta hanno disputato un torneo strepitoso in singolare, ma non si sono distratte dalla specialità che quest'anno le ha rese ancora più grandi. Hanno centrato così la loro seconda vittoria in uno Slam, dopo quella del Roland Garros, l'ottava di quest'annata inimmaginabile. Un risultato fantastico, che premia la costanza e l'affiatamento di due amiche in campo e fuori. Risultato premiato con il nuovo primato mondiale nel ranking WTA di doppio, che auguriamo mantengano il più a lungo possibile. Torneo strepitoso, come dicevamo, anche nel singolo. Entrambe arrivate sino ai quarti di finale, battendo grandi giocatrici come la Kerber o la Radwanska, per poi incontrarsi in un fratricida scontro diretto, vinto da Saretta. Adesso la romagnola diventa la numero sette del mondo, mentre la tarantina sale fino al posto 15. Il prossimo obiettivo sarà averle entrambe nel top ten WTA. Possibile già dal 2013? Il balletto finale di Sara e Roberta durante la premiazione, è il migliore spot del nostro "made in Italy", fatto di umiltà, semplicità e grande lavoro. Immense.
3.-Pallanuoto: dopo l`oro della pallavolo juniores, anche i maschietti Under 19 sono campioni del vecchio continente nella pallanuoto. A Canet-en Roussillon (Francia), hanno raggiunto la terza finale consecutiva dopo il successo di Stoccarda 2010 e l’argento a Rijeka 2011. Nella finalissima di questa edizione, gli azzurrini hanno battuto la Serbia 7-6. Bella anche la vittoria in semifinale contro gli spagnoli, decisa ai tiri di rigore dopo una rimonta spettacolare nei tempi regolamentari. Stella della finale Nicholas Presciutti -fratellino di Christian, campione del mondo e vice campione olimpico- con tre gol, di cui un rigore. Per gli azzurrini è la conferma di un cammino di crescita, maturato grazie ad una programmazione sinergica pianificata dala Federnuoto con società e nazionale assoluta per garantire continuità di risultati internazionali ad ogni livello. Complimenti! Ora speriamo nelle azzurrine, impegnate in questo momento in Russia.
4.-Mountain Bike: ai Campionati del Mondo Cross Country di Saalfelden, in Austria, un oro e un bronzo per i colori azzurri. La vittoria della staffetta team relay (Marco Aurelio Fontana, Beltain Schmid, Eva Lechner e Luca Braidot) nella prima giornata dell`evento, è stata una grossa soddisfazione per tutto il team. Strepitosa la volata di Luca Braidot nella manche finale, superando il francese per appena 1 secondo, e registrando il miglior tempo di manche (addirittura meglio degli elite!). Bella anche la prova degli Under23, con il bronzo di Daniele Braidot e ben quattro azzurri nei primi dieci dell’ordine d’arrivo (Luca Braidot quinto, Kerschbaumer settimo e Pettinà decimo). Risultato che dimostra che tra gli Under23 abbiamo una squadra molto forte e questo non può che farci guardare al futuro con fiducia. Purtroppo non sono arrivati metalli dagli elite, con Marco Aurelio Fontana sesto dopo aver accarezzato il podio (forse appagato della medaglia olimpica), e una sfortunatissima Eva Lechner caduta due volte, quando stava lottando per i posti che contano. L`altoatesina si rifarà presto da questa stagione deludente, perchè ha carattere e grinta.
5.-Canoa Slalom: si chiude con due medaglie di bronzo e piazzamenti importanti per gli azzurri, il Campionato Europeo Under23 e Junior andato in scena sulle acque di Solkan, in Slovenia. Clara Giai Pron ha vinto la medaglia di bronzo nel K1 donne con il tempo di 114.86 e un distacco di 1.59 dall'oro della padrona di casa Eva Tercelj. Medaglia di bronzo nel C1 U23 anche per Roberto Colazingari. Il giovane azzurro chiude con il tempo di 112.84, staccato di 1.75 dall’oro vinto dal francese Thibaud Vielliard. Altri importanti piazzamenti per Zeno Ivaldi nel K1 U23, con il quinto posto a poco più di un secondo dal podio e l’ottavo di Giovanni de Gennaro in una finale appesantita da quattro secondi di penalità. Continua la crescita dei nostri slalomisti, in ottica Rio2016.
6.-Paralimpiadi: voglio chiudere con questa riflessione. Ai Giochi Paralimpici di Londra appena conclusi, il Bel Paese è stato protagonista di un`edizione grandiosa. Con le 28 medaglie conquistate (le stesse registrate dal medagliere olimpico il mese scorso, ma vincendo addirittura un oro in più dei normodotati), la delegazione azzurra occupa la posizione numero 13 del medagliere, ed è nella top ten europea. Per capire la dimensione di questo successo, basta un semplice confronto: a Pechino08 i podi erano stati 18, confinando la nostra nazione al 28° posto. Dunque, il balzo in avanti è stato quindi impressionante. Dieci metalli in più di 4 anni fa (5 ori in più!), con miglioramento di ben 15 scalini nel medagliere. Abbiamo superato nazioni come Francia, Spagna e Canada, che ci stavano davanti a livello paralimpico. E tutto questo con un Comitato Paralimpico (presieduto dal bravo Luca Pancalli) che riceve contributi dal CONI minori a quelli di molte federazioni olimpiche, e che sono rimaste a secco a Londra. Gli sport che hanno apportato più medaglie sono stati il ciclismo (10), il nuoto (7) e l`atletica (6), quest`ultima che quattro anni fa era tornata addirittura a mani vuote, incredibile! Forse molte delle federazioni dei "normodotati" dovrebbero domandare a Pancalli come ha fatto, da quando è presidente del Cip, per arrivare ad ottenere simili risultati. Ne avrebbero certamente bisogno. Pancalli che, a questo punto, diventerebbe il mio favorito in una virtuale corsa alla poltrona del CONI. I risultati parlano da soli.
Per il futuro presidente CONI, l`obiettivo fra 4 anni a Rio de Janeiro sarà ben preciso: migliorare i 17 ori olimpici e paralimpici.
Cari amici, alla prossima settimana!
lunes, 3 de septiembre de 2012
"I Top e Flop della Settimana": tanti allori europei per i nostri giovani!
1.-Volley: 1992, 2002, 2012. Tre date importanti per la nazionale juniores di pallavolo, tre date che significano campioni europei. Gli azzurrini guidati da Marco Bonitta hanno infatti battuto in finale la Spagna 3-1 (25-21, 14-25, 25-23, 25-22), conquistando il titolo europeo a Gdynia, Polonia. Una vittoria arrivata a distanza di 10 anni dal secondo successo azzurro (2002 con coach Santilli) e a venti dal primo (1992 con coach Polidori), sempre in Polonia. E la storia si ripete, a distanza di 20 anni, anche con la finalista Spagna, che abbiamo battuto nell`epilogo dell`edizione di Poznan. Ci sono molte coincidenze, dunque, in questa trionfale trasferta degli azzurrini. La vittoria contro la Spagna ha messo in mostra tutta la forza di questo gruppo, che per andare a prendersi il terzo oro della sua storia ha compiuto un cammino fantastico, tramite il quale è cresciuto moltissimo. Partita dopo partita i ragazzi di Bonitta sono migliorati, acquisendo sempre più convinzioni. Da evidenziare in finale le prestazioni superbe di Caci (22 p.) e Randazzo (18 p.). E, a coronamento del successo europeo, tre i premi individuali assegnati all’Italia: Luca Borgogno (Miglior Servizio), Roberto Rivan (Miglior Libero), Sandro Caci (Mvp). Il 2012 sarà ricordato, nel volley azzurro, come l`anno delle squadre maschili. Dopo lo stupendo bronzo olimpico dei senior, ecco ora l`oro europeo degli junior!
2.-Pesi: spedizione da ricordare quella delle Nazionali Under 17 a Bucarest per l’edizione 2012 dei Campionati Europei Under 17. I nostri tornano dalla Romania con un bottino di due ori e tre bronzi. I due gradini più alti del podio sono arrivati da Mirco Scarantino, che nella categoria fino a 56 kg ha regolato gli avversari grazie ad un grande esercizio di slancio. Oro dunque nello slancio e nel totale, mentre il suo esercizio di strappo è stato di bronzo. Per il diciassettenne nisseno è il secondo titolo Europeo Under 17 consecutivo, dopo quello nella 50 kg dello scorso anno in Polonia. Altre due medaglie sono arrivate nella 77 kg maschile grazie ad Antonino Pizzolato. Il palermitano si è reso protagonista di un’eccezionale rimonta di 9 kg nello slancio che gli ha spalancato le porte del podio regalandogli due Bronzi (slancio e totale). Oltre alle medaglie sono arrivati anche due nuovi record italiani Under 17. Tra le donne, da evidenziare le buone prestazioni di Alessandra Pagliaro e Natalia Farina, rispettivamente quarta e sesta nella 44 kg e nella 53 kg. Ora l`attenzione si sposterà in Slovacchia, dove dal 18 settembre la città di Kosice ospiterà l’edizione 2012 dei Campionati Mondiali Under 17.
3.-Triathlon: agli Europei juniores e U23 di Aguilas (Spagna), l'Italia del Triathlon Under23 si è laureata campione d`europa di staffetta mista, con Elena Maria Petrini, Andrea De Ponti, Giorgia Priarone e Davide Uccellari. La staffetta azzurra ha vinto davanti a Russia e Gran Bretagna. Gran merito per Davide Uccellari, protagonista di un`ultima strepitosa frazione, nella sfida con il russo Denis Vasieliev, l'inglese Thomas Bishop e lo spagnolo Mario Mola. La splendida corsa di Uccellari ha consentito all'azzurro di prendere il largo e di volare primo al traguardo con ampio vantaggio su russi, inglesi e spagnoli. Ma le soddisfazioni per questa disciplina non finiscono qui: sempre ad Aguilas, nella prova di Coppa Europa Junior, bravissima l`azzurrina Lisa Schanung che ha conquistato la medaglia d'argento.
4.-Canoa discesa: ecco gli eredi di Robert Pontarollo e Vladi Panato! Nel Campionato Europeo Junior di Discesa sul fiume Isonzo, grande Italia con 15 medaglie: 6 ori, 5 argenti e 4 bronzi. Il Bel Paese vince la classifica per nazioni nelle specialità della discesa classica e la discesa sprint, che sancisce il dominio degli azzurri sulla manifestazione. Dietro l’Italia nazioni molto blasonate come la Francia, la Germania o la Repubblica Ceca. Esaltante la vittoria delle azzurre Costanza Bonaccorsi, Cristina Favaretto e Beatrice Grasso, che conquistano il titolo di Campionesse Europee nel K1 a squadre (gara classica). I 14,85 secondi di vantaggio sulle tedesche (seconde), è una dimostrazione della forza di questo team già sul tetto del mondo nel 2011 ad Opava (CZE). Secondo me, questa modalità della canoa dovrebbe diventare a Cinque Cerchi, per la spettacolarità e l`incertezza di ogni gara. Avanti così azzurrini!
5.-Corsa Montagna: questa è un altra modalità dell`atletica che dovrebbe essere olimpica, così come lo è la mountain bike per il ciclismo. Tre medaglie d'argento e una di bronzo sono il bottino per l'Italia della corsa in montagna, ai Mondiali di Ponte di Legno e Temù (Brescia). Valentina Belotti nella prova senior femminile, e le due formazioni seniores maschili (Abate, Baldaccini, De Gasperi, Chevrier) e femminili (Belotti, Rungger, Gaggi e Confortola) sono stati d`argento; il bronzo lo ha conquistato la squadra junior maschile.
Cari amici, alla prossima settimana!
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